giovedì 17 aprile 2008

IL CONTRARIO DI UNO, Erri De Luca

La solitudine mi ha sempre accarezzato con una lingua di madre generosa, non mi ha mai fatto sentire delle desolazioni.
Il libro, bellissimo, contiene 18 racconti ed un poemetto in versi. La scrittura di De Luca è un miracoloso equilibrio tra una asciutta sintesi ed un afflato poetico del tutto privo di retorica. Le parole sono scelte con cura, meditate, scavate, e anche i racconti della sua gioventù militante sono più introspezione che cronaca. Erri è un personaggio di grande spessore morale, un non credente che vive con un rigore ed una passione da vero credente, un ex sessantottino che grazie al cielo non è mai approdato a Mediaset , non si è pentito di scelte politiche ma di sentimenti non espressi o non vissuti.
Tutti i racconti sono imbevuti della sua storia e delle sue idee, e sono magicamente credibili proprio per questa sincerità di fondo, a volte spinta fino ad una spietata introspezione. Mi ha affascinato non solo per le vicende raccontate, espressione peraltro di una generazione, la sua, capace di scelte controcorrente dolorose, urgenti, inderogabili, ma per il linguaggio.
Minimalista, diretto, imbevuto di letteratura e di poesia.
In poche pennellate dipinge quadri complessi, delinea umori e psicologie, tratteggia vicissitudini con una semplicità lineare e disarmante.
Un libro magnifico, da leggere assolutamente.

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