martedì 19 febbraio 2008

Argh or yawn?

Lasciamo stare la giornata di oggi.
Lasciamola proprio stare ho detto.
Sì, ho detto che non ne voglio proprio scrivere.
Vi basti vedere questa foto di Frullo, my pet adottato da mommy,
per farvi intuire
il mio stato d'animo.
Oppure,
vi dissipi i vostri dubbi
tra "sbadiglio o rabbia?"
(Argh or Yawn?)
la frase di Chris Martin:
"I'M DEAD ON THE SURFACE BUT I'M SCREAMING UNDERNEATH!"
"Sfogo-post".
O Post -post - sfogo?

sabato 16 febbraio 2008

A warning sign
I missed the good part then I realized
I started looking and the bubble burst
I started looking for excuses
Come on in
I've gotta tell you what a state I'm in
I've gotta tell you in my loudest tones
I started looking for a warning sign
When the truth is, I miss youYeah the truth is, that I miss you, so
A warning sign You came back to haunt me and I realized
That you were an island and I passed you by
And you were an island to discover
Come on in
I've gotta tell you what a state I'm in
I've gotta tell you in my loudest tones
That I started looking for a warning signWhen the truth is, I miss you
Yeah the truth is, that I miss you so
And I'm tired I should not have let you go
So I crawl back into your open arms
***
Chris Martin

lunedì 4 febbraio 2008

TARTUFFE ovvero l'impostore

SABATO 2 febbraio "TARTUFO" di Molière Carlo Cecchi presenta lo spettacolo contro l'ipocrisia, gli arruffi e le falsità. Risulta ancora brillante il testo ma un po' triste la smemoratezza dell'invecchiato Cecchi, sempre bravissimo tuttavia. Una frase tra tutte: "TU FAI DEL BENE E DEL MALE UN ELASTICO". B e l l i s s i ma. In due giorni queste due perle. L'altra, ieri: "IL PESSIMISMO E' DELL'INTELLIGENZA. L'OTTIMISMO, DELLA BUONA VOLONTA'." Musica. Simply armony.
27 APRILE 2007 SAN GENESIO (BZ) Mentre dico ad A. il pensiero che da una vita ho dentro -che viviamo da eterni e moriamo come concime per i fiori- ascolto, mentre glielo dico appunto, i passi sulla ghiaia del piccolo cimitero, tutto raccolto nei fiori, di San Genesio. Una Portofino aggrappata sui monti di Bolzano. Lui si allontana e trovo un secondo per me, ascolto di nuovo quel pensiero, quasi di morte compiaciuta -e lo so è brutto da ammettere persino a se stessi- che sì, ho messo da parte da qualche mese per Amore, ritrovato. Ma c'è. Mi percuote anche la vista. E' sempre lì. Spunta a sfidare la mia volontà di non credere che siamo precari. Mi scopro vicino al cancello, quasi sospesa nel flusso di coscienza e, di nuovo, sola di fronte a "lui": il pensiero. Durante una vacanza. "Tu vinci con me" gli dico. Quasi mi divertissi anch'io con lui in questo gioco di rincorsa. Ma mi inganno e mi trovo senza altri argomenti che quelli "quasi-interiori". Quelli che ci uniscono e pur ci fan sentire tutti soli.